La Fondazione Falcone bandisce un concorso per quindici borse di studio di 6.500 euro ciascuna, finanziate dall’Assemblea Regionale Siciliana e intitolate a “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, da assegnarsi a giovani che abbiano conseguito, nelle Università siciliane pubbliche o private, la Laurea magistrale o specialistica in Giurisprudenza, in Economia, in Scienze Politiche o comunque in scienze giuridiche, economiche, politiche e sociali con il massimo dei voti. Si tratta di un concorso per titoli, eventualmente integrato da un colloquio, finalizzato a promuovere attività di studi e ricerche nel campo della criminalità organizzata di tipo mafioso e in generale della legalità.
Le borse di studio hanno durata annuale e non sono rinnovabili né cumulabili con altre borse di studio, con assegni o sovvenzioni di natura analoga o con stipendi o retribuzioni derivanti da rapporti di lavoro pubblico o privato. Negli anni decine di ragazzi hanno partecipato al progetto con studi, ricerche e approfondimenti. Un lavoro imponente e ricco di interesse su temi spesso alla ribalta della cronaca per il loro rilievo sociale. Le potenzialità della confisca dei patrimoni nei reati contro la pubblica amministrazione, la prevenzione della corruzione nel sistema degli appalti, le infiltrazioni del fenomeno mafioso nel mondo dello sport e in particolare nel calcio, la tutela dei minori cresciuti in contesti mafiosi, le nuove sfide della Chiesa di Papa Francesco nella lotta alla criminalità organizzata: sono solo alcuni dei lavori premiati negli anni. I candidati saranno giudicati da una Commissione nominata successivamente alla scadenza del bando dalla Presidente della Fondazione, la professoressa Maria Falcone.
“Quella dell’assegnazione delle borse di studio – spiega la professoressa Falcone – è una delle attività che la Fondazione svolge nella promozione della cultura della legalità. Un’attività che si aggiunge alla formazione nelle scuole e che riteniamo di primaria importanza. Molti dei ragazzi premiati in questi anni, proprio grazie alle borse della Fondazione, hanno potuto finanziarsi stage e corsi di specializzazione che sono stati essenziali per loro nell’ingresso nel mondo del lavoro”.
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