Beni confiscati: Maria Falcone, azione comune per migliore uso

}17 Febbraio 2021
Maria Falcone PalermoChiamaItalia

COMUNICATO STAMPA

BENI CONFISCATI: MARIA FALCONE, AZIONE COMUNE PER MIGLIORE USO

“Sulla gestione dei beniĀ confiscati alle mafie serve un’azione a tutto campo che vedaĀ protagonisti le associazioni antimafia, le istituzioni, gli entiĀ locali, i sindacati e le banche: solo mettendo attorno alloĀ stesso tavolo tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nellaĀ fruizione e nell’uso dei patrimoni sottratti ai clan si possonoĀ scongiurare i rischi di un cattivo utilizzo e, soprattutto, siĀ puo’ evitare che surrettiziamente, come diverse indaginiĀ dimostrano, le cosche ne riprendano il controllo”. Lo ha dettoĀ Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone e presidenteĀ della Fondazione che del magistrato porta il nome, a propositoĀ della relazione conclusiva dell’indagine sui beni sequestrati eĀ confiscati alla criminalitĆ  mafiosa della commissione AntimafiaĀ regionale. La Fondazione Falcone ĆØ anche tra i firmatari dellaĀ lettera indirizzata al Prefetto di Palermo in cui si sollecitaĀ l’avvio di un confronto tra i soggetti coinvolti nella gestioneĀ dei patrimoni mafiosi. “Serve avere- ha aggiunto Maria Falcone –Ā una sorta di mappa dei patrimoni confiscati, del loro stato diĀ salute, delle criticita’ che inevitabilmente vivono le aziendeĀ che si ritrovano a operare con le regole del mercato legale eĀ della libera concorrenza dopo anni di monopolio assicurato dallaĀ protezione mafiosa e dall’assenza di una dialettica interna conĀ i lavoratori”. “E’ fondamentale, – conclude – proprio perĀ sostenere queste aziende ed evitarne la morte, con tutte leĀ conseguenze che ne derivano a danno dei lavoratori e delĀ consenso sociale, un confronto costante con le banche e con iĀ sindacati”.

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