23 maggio 2019: in migliaia a Palermo per non dimenticare

  • 25 Maggio 2019

Un fiume di ragazzi ha invaso Palermo nel giorno del 27esimo anniversario della strage di Capaci.  Arrivati a bordo della nave della Legalità salpata da Civitavecchia dopo il saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno scelto di ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti delle scorte in un luogo simbolo, l’aula bunker del carcere Ucciardone, là dove venne celebrato il primo maxiprocesso a Cosa Nostra. Una commemorazione, quella organizzata quest’anno dalla Fondazione Falcone e dal Ministero per l’Istruzione, la Ricerca e l’Università, dedicata alla ‘Convenzione Onu di Palermo del 2000’, accordo nato dalle intuizioni di Giovanni Falcone che già negli anni ’80 parlava di crimine transnazionale. Sul tema si sono confrontati gli studenti delle scuole di tutta Italia che si sono ‘sfidate’ partecipando con progetti multidisciplinari in un concorso bandito dal Miur e dalla Fondazione Falcone. Cinque dei lavori svolti sono stati premiati giovedì nel corso della cerimonia a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni – dal presidente del Consiglio al presidente della Camera, ai ministri della Giustizia, dell’Interno e dell’Istruzione – e personalità internazionali come il commissario alla Sicurezza dell’Ue.  La “giornata della memoria”, oltre che nell’Aula Bunker, è stata celebrata in piazza Magione, dove sul palco si sono alternati musicisti e artisti, e in diverse scuole italiane. Due cortei, partiti dal carcere Ucciardone e da via D’Amelio, sono confluiti sotto l’Albero Falcone insieme a migliaia di cittadini.  “L’entusiasmo e la gioia di questi ragazzi – ha detto Maria Falcone, sorella del giudice ucciso a Capaci – è il modo migliore per ricordare le vittime della mafia”.

FONDAZIONE FALCONE

La memoria è impegno

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