La memoria attraverso i luoghi: una tesi sulle Stele di Capaci

}14 Gennaio 2019

Costruzione e definizione della memoria attraverso i luoghi e i monumenti: ĆØ l’oggetto della ricerca di Maria Giulia Franco, studentessaĀ  palermitana del corso magistrale di Semiotica all’UniversitĆ  Alma Mater Studiorum di Bologna. Nel suo lavoro Maria Giulia Franco analizza come una cittĆ  come Palermo abbia costruito la memoria di un tragico passato e dei suoi protagonisti, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino assassinati dalla mafia nel 1992, anche attraverso i luoghi. ā€œIl luogo in quanto unica traccia autentica dell’evento, -scrive – Ā conserverĆ  una storia, una memoria, che farĆ  sƬ che il senso originario subirĆ  una trasformazione; il luogo infatti, sarĆ  carico di un significato eĀ  di un valoreĀ  altro rispetto alla sua condizione originaria, poichĆ© non sarĆ  solo l’evento accaduto a causarne una trasformazioneĀ  ma anche la costruzione del monumento, la cui presenza determinerĆ  l’iscrizione di uno spazio simbolicoā€. ā€œIl ricordo di quei fatti e di quegli anni ĆØ iscritto definitivamente nella storia della cittĆ  di Palermo. – spiega – Qui la toponomastica di strade e piazze ha subito variazioni in seguito agli eventi di quegli anni. Infatti numerose sono le vie che portano i nomi delle vittime delle stragi, soprattutto magistrati e agenti di scorta. Sono stati costruiti monumenti come lapidi e stele; giardini e parchi sono stati intitolati alle vittime della lotta alla mafia divenendo cosƬ possibili tramiti per ricordare e costruire una memoria collettivaā€. In particolare lo studio analizza le due Stele erette sull’autostrada Palermo-Mazara sventrata dal tritolo che uccise Falcone e il Giardino della Memoria che si trova sotto le due Stele.

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