“Questo anniversario, per me, è più triste di quelli degli anni scorsi perché, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza della corte d’assise di Caltanissetta, i sospetti sono diventati certezza. La certezza che le indagini sulla strage di via D’Amelio furono depistate e che alcuni uomini delle istituzioni furono coinvolti in questa operazione di depistaggio”. Lo ha detto Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci, nel giorno del 26esimo anniversario dell’attentato costato la vita al giudice Paolo Borsellino e agli agenti della scorta. “Ci uniamo alla famiglia Borsellino – ha aggiunto – nel chiedere che si prosegua con l’accertamento della verità perché solo così i cittadini potranno avere fiducia piena nelle istituzioni democratiche”.