FONDAZIONE
FALCONE

Per un futuro senza mafie

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“Gli uomini passano, le idee restano.
Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.

Giovanni Falcone

CHI ERA
GIOVANNI FALCONE

 

Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano, un uomo dello Stato che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia.
Investigatore rigoroso e dall’intuito straordinario, in un’epoca in cui si negava l’esistenza di Cosa nostra ne comprese la pericolosità militare e la capacità di penetrazione in tutti i settori della società.
Pioniere di un metodo d’indagine che vedeva nel lavoro in pool, nell’ormai celebre “segui il denaro” e nella cooperazione giudiziaria internazionale i suoi cardini, ha istruito, insieme al collega Paolo Borsellino, il primo maxiprocesso alle cosche, scardinando il mito di una mafia invincibile.

Cosa nostra lo ha assassinato a Capaci, il 23 maggio del 1992, insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Restano vive la sua eredità morale e professionale.

PERCHÈ È NATA LA FONDAZIONE

La Fondazione Falcone è stata costituita a Palermo il 10 dicembre del 1992 con l’impegno principale di promuovere, attraverso attività di studio e di ricerca, la cultura della legalità nella società e in particolare nei giovani. Particolarmente attenta alla problematica pedagogico-educativa dei ragazzi in età scolare, la Fondazione Falcone è impegnata a realizzare un’educazione permanente ai valori dell’antimafia anche tenendo viva nelle giovani generazioni la memoria dei tanti italiani che per l’affermazione della legalità hanno sacrificato la vita.
Negli anni sono stati migliaia i ragazzi di ogni parte d’Italia “raggiunti” e coinvolti dalle nostre iniziative.

RICORDARE

Teniamo viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia
per un futuro libero dalle mafie.  

SENSIBILIZZARE

Lavoriamo nella società per creare una coscienza antimafiosa. Perché la lotta alla mafia deve essere un impegno di tutti.

FORMARE

Crediamo nella scuola e nell’istruzione.
E vogliamo contribuire alla costruzione di una cultura condivisa della legalità.

COINVOLGERE

Riempiamo le piazze e le strade contro la prepotenza e la violenza mafiosa.

L’ALBERO FALCONE

 

Subito dopo l’attentato mafioso di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, centinaia di palermitani si ritrovarono in via Notarbartolo, davanti all’abitazione del magistrato ucciso.

Una Palermo sotto choc dopo la strage, spontaneamente, volle manifestare la propria rabbia e il proprio dolore e scelse quel luogo per dire no alla violenza mafiosa. Il Ficus macrophylla columnaris magnolioides, l’albero sempreverde che si trova davanti alla casa di Falcone, è diventato così simbolo di rivolta e riscatto.

Ai suoi rami negli anni sono stati appesi decine di messaggi dei tanti cittadini che in una sorta di pellegrinaggio laico hanno continuato a dire il loro no alla violenza e alla sopraffazione mafiosa.

Nel 2005 è stato designato albero monumentale di interesse nazionale.

Nella pagine “Messaggi” trovi una raccolta dei messaggi, delle poesie e dei pensieri lasciati sotto l’albero e inviati alla Fondazione tramite posta o email.

NUMERI

Scuole coinvolte ogni anno

"Alberi Amici" piantati

Incontri con le scuole

I ragazzi della Nave della Legalità

Borse di studio assegnate

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